Dodai
il Terzo Raikage incaricò Dodai di selezionare un gruppo di bambini, informandoli che solo uno tra loro avrebbe guadagnato il nome di "B" e diventare il partner del futuro Raikage. Poi li istruì su come eseguire il doppio Lariat su un manichino, indicando che il risultato avrebbe rivelato la loro capacità di adempiere al dovere di "B". I candidati non avendo il potenziale vennero scartati, si lamentò, fino a quando osserva un giovane Killer Bee decapitare il manichino.
Aspetto
Nel flashback Dodai aveva capelli corti e appuntiti di colore scuro, che successivamente sono stati coperti in gran parte da un coprifronte sotto forma di cappello. Insieme a questo elemento, il suo abbigliamento tipico consisteva nella divisa standard della Villaggio della Nuvola tra cui il caratteristico giubbotto antiproiettile, così come una benda sull'occhio sinistro. Nella guerra, i contorni del suo viso sono diventati più pronunciati e gli è cresciuto il pizzetto.
Quarta Guerra Mondiale dei Ninja
Durante la Quarta guerra modiale degli shinobi Dodai fu assegnato alla Quarta Divisione, dove ha combattuto contro diversi shinobi risorti, uno dei quali è il Terzo Raikage che un tempo aveva servito. Affrontando il Terzo Raikage ha rivelato i punti di forza e di debolezza del suo superiore defunto agli altri membri della divisione dicendo che per contrastare adeguatamente la resistenza del Raikage richiede un jutsu basato sull'elemento vento ben più forte di quello utilizzato da Temari. Dopo l'arrivo di Naruto e il fallimento della sua Biju Dama, Dodai lo informa che l'Hachibi sa l'unico punto debole del Raikage e chiede a Inoichi Yamanaka di mettere Naruto in contatto con il bue. L'Hachibi gli rivela che l'unico punto debole è il suo attacco stesso e Naruto, tenendo fede a questo, riesce a trafiggere il Terzo Raikage con la sua stessa mossa, sigillandolo. In seguito Dodai spiega che per il Raikage era vergognoso avere sia l'attacco che la difesa più forte, e che tra i due l'attacco prevaleva, per questo il Raikage non parlava mai di quella ferita.
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