Shin

Uno dei molti orfani anonimi arruolato nel ramo segreto di Konoha dell'ANBU, la Radice, un'organizzazione fondata da Danzo, personaggio ambizioso che predilige la guerra alla pace. Durante l'allenamento incontrò Sai con il quale strinse amicizia e che gli stava dedicando il libro sul quale lavorava da tempo ma prima che possa terminarlo, Shin muore a causa di una grave malattia. Lo terminerà solo dopo l'incontro con Naruto. Il testo verrà poi visto dai suoi compagni: aveva dipinto nelle tavole ogni nemico che avevano incontrato, ogni loro scontro, come fossero due storie diverse. Particolare del libro è che le due storie iniziavano ai due estremi del libro mentre nella pagina centrale si osservavano i due che si tenevano per mano.

In seguito Yamato accusò Sai di aver ucciso Shin per ottenere una specie di ricompensa, ma il ragazzo negherà il tutto.

Shin viene resuscitato durante la Quarta Guerra dei Ninja tramite la Tecnica della Resurrezione Impura di Kabuto Yakushi e inserito nella squadra di imboscate e diversivi insieme a Sasori, Deidara e Chuukichi in qualità di riserva e di ninja sensitivo. In seguito affronta la squadra d'assalto e affronta suo fratello adottivo Sai. In questa occasione vede il libro illustrato di suo fratello finalmente concluso e, dopo aver ringraziato Sai, sparisce difronte a quest'ultimo, riuscendo ad annullare la tecnica che lo teneva in vita. Non si vede molto delle sue abilità perchè viene sfruttato da Deidara affinchè esplodesse insieme alle sue bombe, poi vede il libro di Sai e rilascia l'evocazione, ma per quanto detto da Sai, per le sue capacità sensitive e per il volere che ha imposto su Kabuto annullando la tecnica, si può dedurre che era un ottimo ninja.