Il 10° anniversario di Naruto

Vi chiederete tutti: che è sta cosa? Perché il fantastico Madara non ci ha preparato qualcosa di più sostanzioso da leggere? Il motivo è presto detto: per un po’ di tempo mi concederò con articoli leggeri, che hanno più uno scopo ludico che analistico. E voi direte ancora: perché, sommo e supremo Madara, ti stai dedicando a qualcosa di ludico? Perché sto preparando un articolo molto (ma proprio molto molto) ricco, che analizza il chakra in tutta la sua natura (sarà cosi ricco che penso proprio che lo pubblicherò in più post). E allora, in attesa di quell’articolo, beccatevi sto articolozzo.

Parliamo quindi del decimo anniversario della pubblicazione di Naruto. La cosa è avvenuta ben quattro anni fa, nel lontano 2010 e solo ora mi rendo conto che seguo Naruto da tantissimo tempo, quando ero ancora un infante innocente che non aveva ancora lo Sharingan. Stiamo parlando quindi del 2000, quando un aitante ragazzo, che si chiama Masashi Kishimoto, iniziò a disegnare NARUTO. Solo due anni dopo, la storia venne trasformata in anime. E quindi arriviamo nel 2010 (anno in cui si festegga il 10° anniversario), quando a febbraio, in Italia, viene pubblicato il volume 46, quello dove Naruto iniziava a battersi contro Pain. E il resto è storia (più o meno).

Tuttavia, non abbiamo (o meglio, non ho) centrato il punto del mio articoletto. Per il 10° anniversario tutti i principali autori di manga di Japanland, hanno creato una tavola speciale, con il loro stile, che ritrae l’eroe biondo. E io ne ho trovato veramente tante, cosi tante che potrei riempire la nota di immagini. Ovviamente non lo farò, ma vi inserirò quelle che ritengo più interessanti e le commenterò (poi creerò un album e le inserirò tutte li). Qui, invece, vi mostro 7 tavole, quelle dei principali autori giapponesi.

Questa qui è di Hirohiko Araki, l’autore de “Le bizzare avventure di Jojo”. Il manga non l’ho mai letto, ma ho visto alcuni disegni dell’autore e devo dire che lo stile di questo disegno ci sta tutto, anche se è parecchio inquietante. Specialmente le labbra.

Questa tavola è di Takeshi Obata, autore di fama oramai mondiale, inutile dirlo, creatore del mitico Death Note (se non lo avete mai letto/visto fatelo, è molto intrigante e appasionante). Obata ha ritratto il pupillo del manga in una veste più sanguinaria, che non avevamo mai visto, e devo dire che mi piace molto. Forse è cosi che sarebbe diventato Naruto, se sarebbe diventato succube della volpe e non avesse avuto amici.

Qui abbiamo tra le mani una tavola di Tite Kubo, autore di un altro manga che si è fatto strada su Jump, ovvero Bleach. Kubo ha scelto di ritrarre, oltre a Naruto, anche l’antagonista principale di tutta la storia, Orochimaru, che si è fatto notare nella prima parte del manga e che (ne sono sicuro) tornerà a far parlare di se a breve. Lo stile è semplice ed efficace al tempo stesso, i tratti dei volti sono più accentuati e le ughie di Orochok sono molto swag (si fa per dire).

Questa è la tavola di Eiichiro Oda, conosciuto per il suo genio e la sua opera, One Piece. Sinceramente, a me non piace proprio. Oda, infatti, non si annovera tra gli autori che hanno un disegno particolarmente curato (anche se in trama è superiore a tutti, bisogna ammetterlo (che non sia l’occiasione per una lite tra fan)) e questa tavola ne è la dimostrazione. Niente di più da dire.

Dalla tavola capirete che l’autore è Yoshihiro Togashi, il creatore di un manga che avrete sentito sicuramente e che in Italia veniva trasmesso, sotto forma di anime, fino a 8-9 anni fa circa. Parlo di HunterXHunter. Togashi è uno dei pochissimi che ha citato la propria opera nella tavola (il protagonista è dietro Naruto). Lo stile del disegno è apparentemente semplice, rende molto bene Naruto, anche se da lui mi sarei aspettato qualcosa di più, perché Togashi sa disegnare proprio bene.

Questa tavola è la mia preferita. Appartiene a Hiroyuki Takei, l’autore di Shaman King e (in collaborazione con Stan Lee) anche Ultimo (che vi consiglio di leggere,viene trattata la tematica bene-male, in ogni sua sfaccettatura, molto bello). Molti dicono che Takei abbia un disegno spigoloso e io sono completamente d’accordo, però a me piace veramente tanto. I dettagli sono molto ben curati e gli spigoli vengono molto ben sfruttati da Takei, rendendo semplicemente fantastico ogni suo disegno. Se dovessi scegliere chi preferisco nel disegno, direi assolutamente lui (Kishimoto è un maestro nel disegno e li supera tutti, ma qui non stiamo parlando di lui, e poi a me Takei piace di più).

Infine, abbiamo la tavola del padre di tutti i manga o, per meglio dire, colui che il manga l’ha fatto diffondere anche al di fuori del Giappone. Ovviamente, si tratta di Akira Toriyama, padre di Dragon Ball. E in questa tavola, riconosciamo lo stile di Akira, che fa molto SuperSayan. I capelli, infatti, ricordando molto quelli di Gohan SS, e anche la posa è la tipica posizione da combattimento di Goku.

Per concludere, vi faccio vedere due tavole di Kishimoto, che sono nate da una collaborazione con Toriyama. Solo per farvi vedere che il migliore a disegnare è il nostro sensei.

Questo articolo termina qui, ho voluto fare qualcosa di diverso, in attesa del mega-articolone sul chakra.

P.S. Ricordate i personaggi originali ridisegnati da Kishimoto, che troviamo nel volumi? Inizialmente volevo inserire proprio questi, però su Internet non sono riuscito a trovare le tavole e quindi niente.

- Madara