Zaku Abumi
Storia
Zaku era un orfano che viveva per strada costretto a rubare per sopravvivere, e spesso picchiato per questo. Orochimaru gli disse che aveva dentro di sé un grande potenziale e che gli piaceva la forza dei suoi occhi. Entrò ben presto nel Villaggio del Sannin che più tardi abbandonò per partecipare all'esame di selezione dei Chunin a Konoha insieme ai suoi compagni di squadra Dosu e Kin. Dopo aver passato senza molte difficoltà la prima prova, cercò di uccidere Sasuke, ma il ninja fu protetto da Sakura e Rock Lee. Dopo aver salvato il suo compagno Dosu dalla Tecnica del Loto frontale di Rock Lee, combatté senza pietà contro Sakura che aveva tentato di impedirgli di uccidere Sasuke. Quando Sakura si ritrovò, senza alcun aiuto, a terra e ferita Zaku e il suo team si ritrovarono a combattere contro il Team Asuma (Shikamaru, Ino, e Choji). Durante lo scontro, Sasuke riuscì finalmente a ritornare in sé, e quando chiese a Sakura chi le avesse fatto del male, Zaku si fece avanti; Sasuke gli ruppe la spalla sinistra. Fu l'unico ninja del Suono a combattere contro Sasuke, dal momento che gli altri si erano ritirati. In seguito, durante lo scontro con Shino, negli scontri preliminari della terza prova, lui supera il dolore della ferita alla spalla e riesce a usare il braccio per difendersi dall'avversario. Tuttavia le sue braccia furono ancora più danneggiate dal contrattacco di Shino (nel manga resta addirittura senza un braccio). Zaku infine fu sacrificato da Orochimaru per evocare il Primo Hokage con la Tecnica della Resurrezione durante lo scontro con il Terzo Hokage.
Capacità ninja
Come molti ninja del Suono è stato fisicamente modificato con migliorie artificiali per aumentare le proprie capacità; in questo caso, Zaku fu dotato di tubi cavi riempiti di aria che si estendono all'interno delle sue braccia e fuoriescono dalle mani che gli permettono di lanciare combinazioni di aria pressurizzata, chakra e suoni. Può utilizzare l'onda tagliente, ovvero una tecnica che può produrre onde supersoniche o variare la pressione atmosferica, arrivando a spaccare persino una roccia. Inoltre è una tecnica che congiunge l'attacco alla difesa, essendo anche in grado di respingere armi da lancio o avversari. Immettendo dell'aria nel terreno, lo può gonfiare fino a renderlo un morbido cuscino utile per attutire rovinose cadute.
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