Kakashi e Gai, il Maradona e il Gattuso dei ninja
Kakashi è certamente uno dei personaggi più amati di Naruto, io nella mia classifica personale lo metto al secondo posto dopo Shikamaru.
Ma perchè Kakashi è così amato, perchè è in cima alle nostre preferenze, per rispondere a questa domanda ho dovuto analizzare il suo opposto: Gai Maito.
Infatti se ci pensate Gai è praticamente il complementare di Kakashi. Nell'aspetto uno è l'opposto dell'altro. Kakashi è il figo del Villaggio della Foglia con i capelli alla moda e parte del volto sempre coperto come a preservare la sua identità. In contrapposizione Gai ha la faccia proprio da minkione con i suoi capelli a caschetto e le sopracciglia belle folte!
Anche negli atteggiamenti sono abbastanza distanti. Kakashi risulta un tipo che sa stare al posto suo, che non parla molto, però ti da l'impressione di poter contare su si lui insomma sembra un tipo affidabile e non mi riferisco solo sul campo di battaglia, ha proprio l'aria di poter risolvere qualunque problema e in effetti è così tanto è vero che alla fine della Quarta Guerra Mondiale Ninja viene nominato sesto Hokage. Gai invece ha un carattere molto solare, un tipo sicuramente simpatico, sempre pronto a incoraggiare i suoi allievi, di contro non da l'impressione di essere affidabile.
In verità Gai mostra da subito che quando c'è da far sul serio il suo atteggiamento di burlone viene messo da parte e diventa un tipo super affidabile. Un esemipo per tutti: il primo scontro tra Itachi e Kakashi. Chi va a tirare fuori da una situazione difficile il grande Kakashi dello Sharingan è proprio Gai.
In quella occasione viene fuori un altro aspetto che li mette su due versanti opposti, ed è il loro modo di combattere. Se Kakashi è uno dei maggiori specialisti di tecniche magiche del Villaggio della Foglia, Gai invece è un ninja esperto nelle arti marziali nonché uno dei principali utilizzatori dell'apertura delle otto porte del chakra. Nota bene Gai è capace di usare sia le arti magiche che le arti illusorie, ma semplicemente non gli piace utilizzare né le une né le altre preferendo ad esse il taijutsu.
Insomma i due potremmo dire che in molti aspetti sono il giorno e la notte. Kishimoto ha fatto un lavoro eccellente nella carettizzazione di questi due personaggi. Per buona parte della storia pensavamo che Kakashi fosse quello figo e forte da paura, e Gai il minchione burlone che parla tanto ma fa pochi fatti. Tutto questo prima del capitolo 670, dove Gai affronta Madara e capiamo che il maestro "minchione" non è un grande solo a "chiacchiere" è lui la Bestia Verde del Viallaggio della Foglia. Il combattimento è epico e il flashback che precede l'apertura delle otto porte è la ciliegina sulla torta. Ci viene mostrato un personaggio che si allenato duro per arrivare a essere all'altezza del suo amico Kakashi.
Kishimoto con Gai Maito riesce a rappresentare l'uomo medio in cui tutti noi posiamo immedesimarci che per raggiungere gli obbiettivi deve lavorare più degli altri perchè non ha doti particolari. E' per questo che nel finale ci innamoriamo non solo del fuoriclasse Kakashi - il Maradona dei ninja - ma anche del grintoso Gai, che si è dato da fare una vita un pò come Gattuso che è riuscito a vincere un mondiale grazie a grinta e cuore!
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